sabato 3 dicembre 2011

BASTEREBBE COSI' POCO PER CAMBIARE LA PERCEZIONE DI QUELLO CHE CI CIRCONDA EPPURE CONTINUIAMO A CIRCONDARCI DI GRIGIO...!!!


Perso nei meandri della metropolitana di Napoli mentre attendevo il treno mi sono chiesto, in uno di quei momenti riflessivi che accompagnano la mia giornata di viaggio per raggiungere lo studio, come sarebbe stato bello e stimolante colorare le superfici scabre di un'anonima fermata della Metro. Il colore è vita è positività è eccitazione, è armonia. Quanta superficie inutilizzata, eppure con questo termine indichiamo il piano dove poggiamo il corpo, il recettore della gravità, della percezione, del movimento di colui che cammina. Non ci facciamo caso ma quotidianamente calpestiamo superficie urbana, siamo circondati da essa, utilizziamo oggetti, mezzi pubblici le cui superfici inspiegabilmente non ci lasciano percepire nulla, fini a se stessi, risultano incapaci di emozionare e di stimolare un'anima già afflitta di suo. Fateci caso.....ogni oggetto urbano che ci circonda ai nostri occhi è come un qualcosa che esiste, esisteva prima, ed esisterà dopo di noi. E' già da tempo che qualche tentativo viene fatto e si sono raggiunti degli egregi risultati.....
Diceva un comico napoletano non si può più assistere inermi ed impassibili alla vita che scorre nella speranza che qualcuno faccia qualcosa per migliorarcela al posto nostro. Allora ho cominciato a dipingere il mondo che mi circonda a modo mio, colorando ogni superfice di ogni oggetto, trasformandolo e riutilizzandolo, una sperimentazione che va avanti ormai da quasi un anno. Ciascuno di noi ha in sé un potenziale creativo inimmaginabile bloccato solo dalle proprie paure e dai propri alibi. Provate.....e vedrete i risultati immediatamente, una lattina che diventa magicamente un contenitore, uno stura lavandino che diventa una lampada applicabile a soffitto o a parete, e così via.....Mi auguro che quello che è accaduto a me avvenga presto a tutti voi, attraverso una rivoluzione coscienziale, un processo spero irreversibile. Come un immenso tzunami capace di rompere gli argini delle prigioni di massa nelle quali stiamo quotidianamente vivendo. Questo risveglio delle coscienze creative, potrebbe portare a mio avviso i progettisti, i designers, gli artisti, e i creativi, ad assumere un ruolo principale di responsabilità per raggiungere un reale cambiamento nello stile di vita della gente, basta parlare di crisi e di esistenze afflitte, c'è bisogno di un cambiamento che passi attraverso la volontà di creare ambienti urbani, case ed oggetti, le cui forme e superfici siano fonte di ispirazione di una piacevole esistenza del presente.
                                                                                       CoccoilCreativo Dicembre 2011  






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