Perso nei meandri della metropolitana di Napoli mentre
attendevo il treno mi sono chiesto, in uno di quei momenti riflessivi che
accompagnano la mia giornata di viaggio per raggiungere lo studio, come sarebbe
stato bello e stimolante colorare le superfici scabre di un'anonima fermata
della Metro. Il colore è vita è positività è eccitazione, è armonia. Quanta
superficie inutilizzata, eppure con questo termine indichiamo il piano dove
poggiamo il corpo, il recettore della gravità, della percezione, del movimento
di colui che cammina. Non ci facciamo caso ma quotidianamente calpestiamo
superficie urbana, siamo circondati da essa, utilizziamo oggetti, mezzi
pubblici le cui superfici inspiegabilmente non ci lasciano percepire nulla,
fini a se stessi, risultano incapaci di emozionare e di stimolare un'anima già
afflitta di suo. Fateci caso.....ogni oggetto urbano che ci circonda ai nostri
occhi è come un qualcosa che esiste, esisteva prima, ed esisterà dopo di noi.
E' già da tempo che qualche tentativo viene fatto e si sono raggiunti degli
egregi risultati.....
Diceva un comico napoletano non si può più assistere inermi ed impassibili alla vita
che scorre nella speranza che qualcuno faccia qualcosa per migliorarcela al
posto nostro. Allora ho cominciato a dipingere il mondo che mi circonda a modo
mio, colorando ogni superfice di ogni oggetto, trasformandolo e riutilizzandolo, una sperimentazione che va avanti ormai da quasi un anno. Ciascuno di
noi ha in sé un potenziale creativo inimmaginabile bloccato solo dalle proprie
paure e dai propri alibi. Provate.....e vedrete i risultati immediatamente, una
lattina che diventa magicamente un contenitore, uno stura lavandino che diventa
una lampada applicabile a soffitto o a parete, e così via.....Mi auguro
che quello che è accaduto a me avvenga presto a tutti voi, attraverso una rivoluzione
coscienziale, un processo spero irreversibile. Come un immenso tzunami capace
di rompere gli argini delle prigioni di massa nelle quali stiamo
quotidianamente vivendo. Questo risveglio delle coscienze creative,
potrebbe portare a mio avviso i progettisti, i designers, gli artisti, e i creativi, ad assumere un ruolo
principale di responsabilità per raggiungere un reale cambiamento nello stile
di vita della gente, basta parlare di crisi e di esistenze afflitte, c'è bisogno di un cambiamento che
passi attraverso la volontà di creare ambienti urbani, case ed oggetti, le cui forme e superfici siano fonte di ispirazione di una piacevole esistenza del presente.
CoccoilCreativo Dicembre 2011
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